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mercoledì 26 dicembre 2012

Senza rancore




Lacrime delle palpebre, dolori dei dolenti,
Dolori che non contano e lacrime incolori.
Non chiede nulla, lui, non è insensibile,
Triste nella prigione e triste quand'è libero.


È un tempo tetro, è una notte nera
Da non mandare in giro nemmeno un cieco. I forti
Siedono, il potere è in pugno ai deboli,
E in piedi è il re, vicino alla regina assisa.


Sorrisi e sospiri, insulti imputridiscono
Nella bocca dei muti e negli occhi dei vili.
Non toccar nulla! Qui brucia, là arde;
Codeste mani son per le tasche e le fronti.


Un'ombra...
Tutta la pena del mondo
E il mio amore addosso
Come una bestia nuda.

PAUL ÉLUARD

venerdì 9 novembre 2012

I cani


Tornano i cani, a cullare la notte/
Dai loro destini, pozzanghere allattano /
Nebbia e pioggia/
a farne  specchio.
©

lunedì 5 novembre 2012

Poesia e regole

“La poesia non nasce dalle regole, se non per leggerissimo accidente; ma le regole derivano dalle poesie; e però tanti son geni e specie di vere regole, quanti son specie e geni di veri poeti”. Giordano Bruno

sabato 15 settembre 2012

Mi fermo un momento a guardare.


Non correre. Fermati. E guarda.
Guarda con un solo colpo dell’occhio
la formica vicino alla ruota dell’auto veloce
che trascina adagio adagio un chicco di pane
e così cura paziente il suo inverno.
Guarda. Fermati. Non correre.
Tira il freno alza il pedale
abbassa la serranda dell’inferno.
Guarda nel campo fra il grano
lento e bianco il fumo di un camino
con la vecchia casa vicina al grande noce.
Non correre veloce. Guarda ancora.
Almeno per un momento.
Guarda il bambino che passa tenendo la madre per mano
il colore dei muri delle case
le nuvole in un cielo solitario e saggio
le ragazze che transitano in un raggio di sole
il volto con le vene di mille anni
di una donna o di un uomo venuti come Ulisse dal mare.
Fermati. Per un momento. Prima di andare.
Ascoltiamo le grida d’amore
o le grida d’aiuto
il tempo trascinato nella polvere del mondo
se ti fermi e ascolti non sarai mai perduto


ROBERTO ROVERSI               (Bologna, 28 gennaio 1923 – Bologna, 14 settembre 2012)

domenica 26 agosto 2012

La mia classifica 2011/2012

...E il naufragar m'è dolce in questo mare..

Top Ten:

1) Melancholia: Meravigliosa esperienza visiva ed intellettuale.
2)E ora parliamo di Kevin: Intenso e partecipato,con una monumentale Tilda Swinton.
3)Shame/ Una separazione: Due novità(per me)esplosive.
4)Hugo Cabret : Lo struggente conforto del ricordo, in una calda tazza di cioccolata.
5)Beginners: Originale ed innovativo;ben scritto ben girato e splendidamente interpretato.
6)The girl whit the dragon tattoo:Non conosco l'altra versione;ma da Fincher non mi aspettavo niente di meno.
7)Miracolo a le Havre:Un miracolo compiuto e di trasparente nitore.
8)Tomboy:Un tocco di profonda e sensibilissima leggerezza.
9) Diaz: Seppure con qualche caduta,centra il bersaglio.Doloroso.
10)E ora dove andiamo?:Non è "Caramel"; ma adoro questa donna ed il suo universo femminile.

A seguire, in ordine casuale:
Carnage
The Artist
Young adult
Polisse
Le nevi del Kilimangiaro
One day
J.Edgar
Restless
Midnight in Paris

MIRACOLI ITALIANI:
Cesare deve morire
Scialla
Io sono LI
Là-bas

DEBUTTI INCORAGGIANTI:
Cavalli
Passannante

                                            OSTAGGI IN ATTESA DI GIUDIZIO
Anche quest'anno c'è un nutrito numero di film,che non ho visto,o perchè mai arrivati nelle sale napoletane o se ci sono arrivati, è stato per pochissimo tempo.In attesa di recuperarli degnamente, ve ne propongo i titoli(magari cambiano anche la classifica..):

I colori della passione:Geniale,sperimentale.Uno stratificato emotivo e vitale dove l"'occhio" del cinema, incontra la vita e le emozioni.Proprio come l'uomo vitruviano il suo cerchio infinito.
La fuga di Martha:
Another heart: Suggestivo e con una bravisima interprete.
La guerra è dichiarata:Un atto d'amore dichiarato alla vita.Toccante e lieve.
C'era una volta in Anatolia:Un viaggio al termine della notte, un viaggio che si nutre del paesaggio interrogando l'anima dei suoi protagonisti. Grande(in tutti i sensi)e denso cinema d'autore.
Un amore di gioventù:I sentimenti , e la loro elaborazione dolorosa, la crescita, vista ed indagata da una regista raffinata e profonda.
Take shelter: Ogni tanto qualcuno esprime "cose" e lo fa in maniera ORIGINALE.
Hunger: Prossimo al capolavoro.Un pugno nello stomaco dato con rigorosa eleganza e passione.
Drive:Un noir che fa convivere adrenalina e romanticismo; quindi originale.Ottimi interpreti.

                                                IL CASO(PERSONALE): FAUST
Dopo la visione del Faust di Sokurov,ho riflettuto molto . 
Ed ho maturato ancor di più la convinzione che non tutti i film ,sono per tutti.
Per cui, malgrado le mie capacità di "lettura" filmica, abbiano rilevato la Grandezza(visione d'insieme,fotografia e scenografia)che unanimemente tutti i critici gli hanno riconosciuto..Cionondimeno,ho concluso che nella visione di questo film ho provato lo stesso piacere che può provare una persona inchiodata(era una delle condizioni imprescindibili..) alla sedia e sottoposta a stimoli sensoriali e cerebrali atti a provocarne la depressione progressiva ed acuta, con conseguente nausea ed istinti suicidi.
Ritengo questo un mio limite, e me ne sono fatta serenamente una ragione.
E questo è quanto, direi.



martedì 17 aprile 2012

A una come me


A una come me,
che piscerà forse per terra/
che alzerà la gonna/
al muro del pianto.
Che asciugherà la fronte al figlio/
ritrovato per fosse.
Che guadagnerà l'uscita, del suo ritorno.
Che scioglierà i capelli innevati,
al sole.
Che sorriderà a quell'unico viandante,
che la renderà bruco/
mentre già moriva farfalla.
A una come me/
che sentirà/ oggi/
come inevitabile/
sentirsi un pò cretina.

mercoledì 21 marzo 2012

Tonino Guerra : il poeta, l'uomo, lo sceneggiatore.


CANTÈDA VINTIQUÀTAR
La figa l’è una telaragna
un pidriùl ad sàida
e’ sgarzùl ad tott i fiéur;
la figa l’è una porta
ch’la dà chissà duvò
o una muràia
ch’u t tòcca buté zò.
U i è dal fighi alìgri
dal fighi mati s-cènti
dal fighi lèrghi e strètti,
fighi de cazz
ciacaròuni ch’ al tartàia
e quèlli ch’al sbadàia
e a n doi una parola
gnénca s’ta li amàzz.
La figa l’è una muntagna
biènca ad zocar
una forèsta in dò ch’e’ pasa i lop,
l’è la caroza ch’la toira i caval;
la figa l’è una baléna svoita
pina ad aria nira e ad lozzli,
l’è la bascòza dl’usèl
la su coffia da nota,
un fòuran ch’e’ bréusa iniquèl.
La figa quand ch’e’ tòcca
l’è la faza de’ Signour,
la su bòcca.




CANTO VENTIQUATTRESIMO

La fica è una ragnatela
un imbuto di seta
il cuore di tutti i fiori;
la fica è una porta
per andare chissà dove
o una muraglia
che devi buttare giù.

Ci sono delle fiche allegre
delle fiche matte del tutto
delle fiche larghe o strette,
fiche da due soldi
chiacchierone o balbuzienti
e quelle che sbadigliano
e non dicono una parola
neanche se le ammazzi.

La fica è una montagna
bianca di zucchero,
una foresta dove passano i lupi,
è la carrozza che tira i cavalli;
la fica è una balena vuota
piena di aria nera e di lucciole;
è la tasca dell’uccello
la sua cuffia da notte,
un forno che brucia tutto.

La fica quando è ora
è la faccia del Signore,
la sua bocca.
(Tonino Guerra)
                                       Il pranzo (da Amarcord)
Il suo entusiasmo, i colori ed i sapori forti della sua terra. La vena fantastica inesauribile e la gioia di vivere, sempre coltivata.
Santarcangelo di Romagna 16/3/1920- 21/3/2012.

giovedì 2 febbraio 2012

Wislawa Szymborska "Ad alcuni piace la poesia"





Ad alcuni -
cioè non a tutti.
E neppure alla maggioranza, ma alla minoranza.
Senza contare le scuole, dove è un obbligo,
e i poeti stessi,
ce ne saranno forse due su mille.

Piace -
ma piace anche la pasta in brodo,
piacciono i complimenti e il colore azzurro,
piace una vecchia sciarpa,
piace averla vinta,
piace accarezzare un cane.La poesia -
ma cos'è mai la poesia?
Più d'una risposta incerta
è stata già data in proposito.
Ma io non lo so, non lo so e mi aggrappo a questo
Come alla salvezza di un corrimano.






(Kornik 2 luglio 1923- Cracovia 1 febbraio 2012)