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mercoledì 10 febbraio 2021

NOTIZIE DAL MONDO( News of the World 2020)


 

                                               Il western tenero e gentile di Hanks e dell'astro nascente H.Zengel.

Regia:Paul Greengrass

Attori:Tom Hanks,Helena Zengel,Elizabeth Marvel,Mare Winningham,Neil Sandilands,Chukwudi Iwuji,Thomas Francis Murphy,Fred Hechinger

Sceneggiatura: Paul Greengrass Fotografia:Dariusz Wolski Montaggio:William Goldenberg Musiche: James Newton Howard

Netflix

                                                                        

Tratto dal romanzo di Paulette Jiles del 2016, "News”; sbarca su Netflix bypassando la sala causa Covid, l'ultimo film di Greengrass, che torna a dirigere T. Hanks dopo l'adrenalinico Captain Phillips del 2013.

Nel 1870 il veterano confederato, capitano Jefferson Kyle Kidd (Hanks), gira tra le città degli stati del sud ancora segnate dalle conseguenze del conflitto: raccontando di città in città, storie selezionate dalle notizie dei quotidiani che porta con sé.

In cambio di pochi spiccioli, legge e coinvolge con storie di coraggio, progresso e violenza, calibrate sull'umore dell'umanità che muta ogni sera e in ogni città, ma regalando attraverso la sua oratoria, sempre un motivo di speranza e riconciliazione nel futuro. Nella sua peregrinazione s'imbatterà in una ragazzina di 10 anni figlia di coloni tedeschi trucidati dalla tribù Kiowa e poi da da loro cresciuta fino alla liberazione, sei anni dopo. La scorta militare che la riaccompagnava dagli unici parenti che le restano, è un uomo di colore impiccato ad un albero con una nota razzista appuntata sul corpo. La piccola “Cicada” nome Kiowa, nel quale si riconosce la piccola Johanna Lionberger, è sola. Ancora una volta privata di una famiglia, ed estranea ad un mondo di cui non comprende neanche la lingua. Dopo il rifiuto delle autorità militari locali di accompagnarla dagli zii, Kidd si assume in prima persona il compito di riportarla dai parenti. Inizia così il viaggio di due anime ferite che stentano a comprendersi con le parole più che con gli sguardi. Il capitano Kidd attraverso il racconto di notizie “altrui”, ricaccia la possibilità di confronto con i suoi demoni interiori. Facendo intuire però attraverso la forte interiorizzazione del personaggio gli orrori visti e perpetrati e le probabili motivazioni che lo tengono lontano dalla moglie. Malgrado la sceneggiatura renda prevedibile la fine del viaggio tra i due protagonisti, e pur nel solco di un genere così ricco di storia come è il western classico, la regia riesce grazie alla performance dei due personaggi a staccarsi dai limiti angusti in cui avrebbero potuto soffocare, dando al film una rilettura fresca e commovente. Essenziale la fotografia di Wolski messa a servizio della regia: che spazia dai chiaroscuri drammatici e veristi degli interni illuminati solo dalle luci di candele, agli spazi immensi e desolati delle pianure del Texas, in un crescendo di contrasti che fanno da sfondo alla crescita del rapporto tra i due protagonisti. L'azione rivendica il suo ruolo nel dispiego della vicenda quando a Dallas, Kidd dovrà affrontare il tentativo di rapimento di Johanna/Cicada da alcuni trafficanti dediti allo sfruttamento della prostituzione minorile. Durante una fuga precipitosa tra le montagne subiranno la perdita del carro e dei cavalli. E parimenti il rapporto diverrà sempre più solidale ed intenso, con il tentativo reciproco d'imparare le rispettive lingue. Johanna riesce a comunicare a Kidd, attraverso la cultura Kiowa, la necessità di affrontare il viaggio in maniera lineare, senza deroghe. Intendendo che il dolore per il proprio passato va attraversato e affrontato per poter proseguire. E sarà così per entrambi. Dopo aver incrociato a piedi,in pieno deserto, una tribù di indiani, Johanna avrà uno dei pochissimi momenti di cedimento emotivo urlando la sua disperazione e pregandoli di riprenderla con loro, mentre incombe una memorabile tempesta di sabbia che rischierà di dividerli per sempre. Dopo averla miracolosamente superata, si ritroveranno verso la tappa finale del loro percorso... Per quanto la violenza sia ovunque, come dice Kidd, in parte, a causa dei "coloni che uccidono gli indiani per la loro terra e gli indiani uccidono i coloni per averla presa: “la guerra è finita. Dobbiamo smettere di combattere prima o poi". In queste parole si condensa il dramma di una nazione e del suo protagonista; anche se il film mantiene sapientemente il focus principalmente su di loro, mettendo i temi sociali del periodo, sempre sullo sfondo. L'interpretazione di Hanks insieme alla straordinaria Helena Zengel va sottolineata, perché resa da quest'ultima, quasi esclusivamente in assenza di dialogo. Le performances di entrambi costituiscono determinandolo, il valore aggiunto del film. Un western che racconta i giorni di una nazione che cerca di rimettere insieme i pezzi, dopo una frattura devastante con le difficoltà per la pace che derivano dal rifiuto di chi combatte ancora contro sé stessa e non trovando facilmente una via per la guarigione per le continue sollecitazioni imposte a cicatrici difficili da rimarginare. Tutto ciò non può eludere richiami ad un commento sulla situazione odierna dell'America. In questo senso speriamo che messaggio di riconciliazione che permea i due protagonisti, arrivi con opportuno tempismo, a chi avrà voglia di raccoglierlo con la visione.

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