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mercoledì 18 marzo 2009

Venezia



L'acqua della laguna, invita a ritrarsi, nei propri pensieri, in qualche angolo o cassetto nascosto che sappiamo di poter aprire , solo qualche volta. Perchè è li, disposto a farsi trovare,solo in occasioni speciali, ricercate. La sensazione è precisa ed insinuante come il sentimento che ti afferra inspiegabilmente durante il tragitto..sei sospesa ,muta; ascolti il canto di una sirena che ti invita a lasciarti trasportare da qualcosa di non ben definito , che trova però origine e senso ,nello stesso scorrere dell'acqua che si infrange sul battello per tornare a ricomporsi nella sua quieta ed immota eternità. Venezia è lì ad attenderti, posta su una linea dove il sempre e il mai non ha confine...accecante e trasparente, luce ed ombra. Microcosmo che contiene al suo interno infiniti mondi. Come le calli al suo interno, nelle quali è bello perdersi, per poi ritrovarsi, in un gioco di scatole cinesi che ti vede ,nuovamente protagonista.
Ma la misura del suo fascino risiede nel respiro del tempo, un tempo ritrovato, che forse proprio perchè ritrovato, non ha misura .E', da sempre . Nell' attesa d'esser ritrovato. E il silenzio , i volti della gente che ti guardano dritto negli occhi, ma proprio dritto, che sembra vadano oltre.. e tu qualche volta abbassi i tuoi in risposta.. è gente che scava con lo sguardo, eppure così discreta. Poi ci sono gli Altri, i”foresti”, orde di barbari predatori condanna senza appello per Venezia e i veneziani. Ma loro non fanno parte di quello che mi porterò dietro. Ci saranno ,invece,le “ciacole” scambiate a cuore aperto, i profumi, i gabbiani ed il suono delle campane al mattino, i tanti cani che vi risiedono amati dai loro padroni, le sere con il loro silenzio e le luci riflesse sull'acqua, il passo sicuro e veloce dei suoi abitanti, la musica l'arte la poesia.
Il tempo perduto e ritrovato ancora.


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“Venise”
Maglie sottili imbevute di specchi lacustri/
il sorriso d'una occasione vinta/
trasparente oro della notte/ Venezia

4 commenti:

maria rosaria ha detto...

diversi anni fa soggiornai a venezia per un periodo abbastanza lungo... per una breve visita è bellissima ed affascinante, ma restarci per più giorni, almeno a me , ha fatto uno strano effetto, ho come sentito mancarmi l'aria; andavo spesso a mestre per vivere la "normalità".
i danni e le deviazioni irreparabili della frenetica vita di oggi.
bacio

Anonimo ha detto...

Ma ti arrabbi se dico che questo pezzo è un pò "scolastico"? Se ci fosse Mak ti direbbe che ce manca er core.... :-)

Anonimo ha detto...

@Dirk:Io ho scritto di impressioni e sensazioni, non mi sono posta in nessun altro modo che non fosse questo.Scrivere per condividere; senza nessuna aspettativa,riguardo la forma,il modo o l'eventuale fine del mio comunicare . Non mi arrabbio,se tu l'hai "sentita" così, va benissimo..quanto al cuore, lasciamolo stare in altro..baci

Anonimo ha detto...

il cuore?
....che si perda dove vuole, ma ....l'importante è che si perda ! nessuno può dire ciò che è giusto , ciò che è sbagliato, un uomo normale come tanti può dire solo la "sua".....cosa vuoi che sia?.... e così anch'io ho detto la "mia"