Aquila
Accade/
che
si emigri.
E'
vuoto, che disgiunge bottone dall'asola/
neppure/
bacino
sicuro,alla tempesta di Dio.
Si
cercano, ovunque/
febbrili/
spunte
di odori senili,umidi fiati di latte.
Gioventù,
canuta dal vento/
che
sorge/ in pochi capelli, dai fili d'erba.
Riprovo
a sentire, quel suono di cembalo/
il
colore,contemplato/
in
un attimo di chiesa.
E'
smarrita l'alba/
tuttavia/
nel
grigio, memore cemento.
©
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