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giovedì 23 ottobre 2008



Una serata con

                                                   Juliette Greco
18 settembre 2008 , ore 20 e 15 circa ,mi dirigo a passo svelto verso il teatro municipale di Benevento , alle 21 si esibirà Juliette Greco in “Recital”, ed io non voglio perdermi neanche un secondo di questo evento. L'ho detto ,un evento ,questo lo è davvero. Il teatro è piccolo, non ci ero mai stata, ma il soffitto affrescato con cielo di cherubini e pulcinella è delizioso ancorchè bizzarro. Mi sembra in tono con la serata. Il pubblico inizia ad entrare ,c'è il tutto esaurito da molte settimane...perchè non a Napoli ?Penso... ma subito ,puntualissime ,si spengono le luci.
Ecco ,si vede dal fondo del palco un ombra: è Lei . La scena è essenziale, una quinta nera sul fondo, un piano , un fisarmonicista, delle luci discrete.. Quando appare davanti al microfono mi si ferma il respiro da quanto è bella , grandissima in poco più di un metro e 50. Una tunica di velluto nero(quale altro colore?) modellata sul fisico esilissimo , lunghe maniche che si stringono ai polsi e mettono in risalto le mani che reciteranno per tutto il concerto, sempre mobilissime. E il caschetto bruno, gli occhi magnetici ,profondi ,e la voce ancora ,che pare immutata. Le canzoni si susseguono ,e sono un viaggio negli amori nelle suggestioni ,nella storia e nella resistenza di una Francia che ho molto amato e amo tuttora. La “musa degli esistenzialisti”, con questa espressione,oggi datata ,l'hanno definita al tempo.
Sartre, Simone De Beauvoir, Boris Vian, Cocteau, Queneau, Brel ,Brassens; Ferré, Prevert,,Camus,Gainsbourg,Miles Davis, sono solo alcuni di quelli che hanno scritto per lei e l'hanno amata. Ma Juliette ha attraversato i fermenti di quei tempi ,incrociando anche molti dolori personali per poi successivamente abbracciare un impegno politico civile e sociale ,internazionale, che non è mai venuto meno. Io come molti della mia generazione ,l'ho conosciuta con il film “Belfagor” di cui era interprete, e che ebbe uno straordinario successo in tutta Europa. E poi, da sempre ,insieme ,le canzoni. In molti casi, pura poesia ,come quelle scritte da Prevert, Aragon, Brel, Brassens.
La Javanaise, L'Accordéon, la provocatoria Déshabillez-moi, la cruda J'arrive..... e tutti siamo con lei, ci lasciamo accarezzare dalle sue mani , dagli accenti imperiosi della sua voce.
Mio marito , mi sussurra di tradurgli qualche passaggio...ma poi rinuncia....siamo all'apoteosi finale con la Chanson de vieux amants, e poi ,lungamente attesa ,Ne me quitte pas.
Ho applaudito tanto, e vincendo la mia timidezza ,le ho gridato “Bravo bravo”...
credo di aver trattenuto le lacrime. Uscendo ho sentito qualcuno commentare la sua età ,81anni!
E io che pensavo ne avesse al massimo 75! Cara Juliette ,proiettata nell'unica “tua” realtà:il futuro.( programma una tournée in Sudamerica...) Grazie per avermi regalato una vera ,autentica, grande emozione.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

E quella sera c'era Napoli Benfica con il Napoli che vinceva... pensa un pò che buzzurro che sono... :-)

Franca Maenza ha detto...

A ognuno il suo.
Francesca

Anonimo ha detto...

Troppo semplice...

Franca Maenza ha detto...

A maurino ma fai sul serio..
Francesca