Il diritto di saltare le pagine
Il diritto di non finire un libro
Il diritto di rileggere
Il diritto di leggere qualsiasi cosa
Il diritto al bovarismo
(malattia testualmente contagiosa)
Il diritto di leggere ovunque
Il diritto di spizzicare
Il diritto di leggere a voce alta
Il diritto di tacere.
da "Come un romanzo" di Daniel Pennac
12 commenti:
Inutile dirti che siamo in perfetta sintonia! Divertente! Mi permetterò di rubarti il post di Borges.
Grazie Franca. La bellezza rotola sotto forma di onde tra le maglie della rete...
"il diritto di leggere qualsiasi cosa"......
quando ero ragazzina (taaaanto tempo fa) interrompevo qualunque faccenda stessi compiendo per leggere anche un piccolo ritaglio di giornale che incontravo sui miei passi.
mi sono rifinita gli occhi per leggere la notte di nascosto alla luce dell'angiolino che avevo sul mio letto........
i libri erano amici sacri.......
oggi quando li vedo maltrattati anche materialmente dai ragazzi sento un'onda di ribellione che monta su e non so trattenermi dallo "stirare" le "orecchie" delle pagine come per curare una ferita aperta!
E come mi guardano compassionevoli questi piccoli tiranni ai quali non sappiamo più trasmettere nulla!
Tatamadrina
Fare le orecchie ad un libro è uno dei diritti sacrosanti che mi permetto di difendere... Senza orecchie i libri non ascoltano...
non ci avevo riflettuto.........
sarò meno esigente, più tollerante.
si potrebbe aggiungere al decalogo di Pennac il diritto di fare le orecchie a libri e quaderni purchè anche i loro piccoli proprietari si impegnino ad ascoltare a loro volta e ....ubbidire che ne è la logica conseguenza.
tatamadrina
Purchè il libro sia del lettore,appunto..Io per esempio, non ho mai prestato un "mio"libro..ma ne ho regalati tantissimi. Forse è un mio limite.
Non credo sia un limite.
Credo che in quanto estensione di immaginazione e memoria, come dicevi nel post precedente, ognuno abbia un rapporto diverso con i libri. C'è chi li vuole intatti c'è chi li vuole vissuti. Ma è amore in entrambi i casi...
NO ALT! Orecchie ai libri NO! Il Libro ha un'anima sensibile, non sopporta essere stiracchiato, piegato, bozzato e scarabocchiato. Non ama che lo si lasci cadere a terra in un trionfo di pulviscolo perché la sua voce si arrochisce, diventa flebile. NO, niente orecchie ai libri ma solo il compagno fedele nelle forme che più si preferiscono: il segnalibri.
Amore platonico il tuo...
sarà...
quoto il cugino dirk...
t@t@m@drin@
cugino dirk, il libro che arthur ha usato per rilassarsi avrà goduto quanto lui?
tatamadrina
(ringrazio m.me franca per l'ospitalità)
Bella la vostra ironia. A spasso con la mia. Tanto il gioco non è a chi a ragione.
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